Biologico: sceglierlo non è una moda ma una scelta salutare ed ecosostenibile

La Sicilia leader italiano nella produzione bio

Perchè il cibo non è una ‘merce’ ma un ‘bene’ da cui dipende la nostra salute e l’equilibrio dell’ambiente in cui viviamo. Gli effetti di una cattiva alimentazione sull’ insorgere di numerose malattie cronico-degenerative e dell’agricoltura industrializzata sulla perdita di fertilità del suolo e della biodiversità, impongono, con urgenza, la ricerca e l’adozione di nuovi modelli di produzione e consumo e di nuovi stili di vita e alimentari.

Il biologico è la risposta giusta, naturale e intelligente a questa esigenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) asserisce che circa l’80% delle patologie cardiovascolari e del diabete, e almeno il 40% dei tumori possono essere prevenuti cambiando gli stili di vita. L’attuale sistema agroalimentare comporta un crescente allarme ambientale.

I principi della food safety e food security sono messi a serio rischio dall’inquinamento del suolo e delle acque, dalla contaminazione dei prodotti alimentari con residui di pesticidi e dalla riduzione della fertilità del suolo, della biodiversità e della disponibilità di acqua.

Per produrre, trasformare e trasportare 1 caloria di cibo, in media nel mondo, si consumano 7,3 calorie di energia; per andare dal campo alla tavola un alimento compie, in media, 3.500 km; circa il 30% dei gas climalteranti provengono dall’agricoltura e dalla zootecnia intensiva.

Innovazione e Sostenibilità

L’agricoltura biologica rappresenta un modello agroalimentare innovativo e sostenibile, definito dal punto di vista legislativo (Reg. CE 834/07 e 889/08 e il D.M. 18354/09). Si basa sulla valorizzazione della naturale fertilità del suolo e della biodiversità. Esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati.

Il biologico è in forte crescita, in Italia e in tutto il mondo, per fatturato, superfici e numero di produttori.Nel mondo oltre 1,9 milioni di agricoltori coltivano secondo il metodo biologico 37 milioni di ettari (IFOAM 2014). Il mercato globale del biologico ha raggiunto i 62,9 miliardi di dollari, con una crescita di 4 miliardi rispetto all’anno precedente.

L’Italia nel settore biologico riveste un ruolo da protagonista essendo il primo Paese in assoluto per esportazioni con 1,2 miliardi di euro l’anno. Mantenendo la sua secolare tradizione enogastronomica anche in questo comparto.

Biologico in Sicilia

I dati del SINAB (2014) attestano la Sicilia regione leader in Italia sia in termini di superficie (280.448 ettari) che di numero di aziende certificate (9.888 operatori) con un trend in costante crescita.

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A fronte dei dati che confermano il successo del biologico in Sicilia in termini di produzione, ancora vi è tanto da fare rispetto il consumo dei prodotti biologici nella nostra regione. Questo è minimo rispetto a quello delle altre regioni italiane e dei Paesi europei, quasi inesistenti sono le esperienze di mense pubbliche con prodotti bio.

Nei pochi punti vendita specializzati nel biologico spesso non si trovano prodotti siciliani e l’assenza di un sistema di logistica dei prodotti locali impedisce alla ristorazione di poter organizzare un’offerta bio.

Nonostante la presenza di numerosi Gruppi di Acquisto Solidali e mercati dei produttori biologici, la domanda di alimenti sani e locali,sempre in costante crescita, non viene soddisfatta adeguatamente. Sia per la difficoltà di incontrare facilmente l’offerta che per i prezzi, troppo spesso, ingiustificatamente alti.

Ritengo che in Sicilia vi sia la necessità di colmare le distanze tra il mondo della produzione e di chi ricerca alimenti bio. Possibile attraverso la creazione di un ‘sistema’ virtuoso attorno al biologico siciliano. E di poter stringere le necessarie alleanze tra il mondo della ricerca, dell’assistenza tecnica, delle associazioni, delle istituzioni. Ma anche della medicina naturale e delle aziende agricole biologiche, di produzione, trasformazione e distribuzione.

 

Progetto Veg Sicilia

Il progetto ‘Veg Sicilia’ sono convinto possa dare una spinta importante in tale direzione, attraverso il lavoro di informazione e sensibilizzazione, collaborazione con altre associazioni. Attraverso l’organizzazione e la mappatura dei contatti. E attraverso la tessitura di reti tra chi ha deciso consapevolmente di orientarsi verso un’alimentazione sana.

Ma anche verso quei produttori siciliani che si dedicano con amore e passione alla loro terra. Riuscire tutti insieme a ricucire il trinomio ‘Terra, Cibo e Salute’ in Sicilia è possibile. Rappresenterà un’occasione di rilancio della nostra economia, di tutela dell’ambiente e della nostra salute. Il mantenimento della biodiversità oltre che di recupero delle tradizioni gastronomiche e della nostra identità culturale.

Prof. Paolo Guarnaccia, Docente di Agricoltura Biologica
Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A)
Università di Catania

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