È stato dimostrato che il consumo di carne ha un rovinoso impatto ambientale. In tanti vorrebbero essere eco-guerrieri ma appena si passa ai fatti i più non riescono ad essere coerenti.
Uno studio della California University ha valutato l’impatto ambientale di oltre il 90 per cento dei prodotti alimentari, dall’inizio della loro produzione al momento in cui sono consumati e smaltiti. E si scopre che, se importa veramente dell’ambiente, il riciclare borse di plastica o andare a piedi al lavoro è solo perdita di tempo. Il più grande impatto benefico sull’ambiente è senza dubbio eliminare carne e latticini.
Il più grande impatto benefico ambientale è eliminare carne e latticini
Il problema non è semplicemente il fatto che il bestiame assorba enormi risorse in cambio di pochissimo valore nutrizionale (il bestiame usa l’83% delle terre agricole e ci ritorna solo il 18% di nutrienti). Ma il fatto che tutti i processi coinvolti nell’ottenere quella carne di maiale (o carne di manzo o pollo o anatra) nel piatto contribuiscono a un grande disastro ambientale. Dai gas serra, all’uso di elettricità e acqua e persino le miglia aeree percorse dal cibo.
Siamo sempre più consapevoli del danno che il nostro cibo sta facendo danno a noi e al mondo intorno a noi. Ed è talmente alta l’offerta vegan sia in termini di cucina che di informazione che potremmo fare tutti un minimo personale tentativo di contribuire alla salvaguardia del Pianeta.
Secondo la Vegan Society, più di mezzo milione di britannici ora sono vegani, rispetto ai circa 150.000 di soli 10 anni fa.
Tante paure di avvicinarsi al mondo cruelty free sono ormai fuori luogo. Ricercare, informarsi è quello di cui si ha bisogno per addentrarsi nella zona veg, anche se si pensa di non potercela fare. La voce della mente dice che si può benissimo rinunciare anche solo qualche giorno la settimana per iniziare. Successivamente si potrebbe ordinare solo veg quando si esce e poi si potrebbe passare alla scelta di un gelato vegano.
Si può iniziare. A piccoli passi.