ExpoCook 2019, cucina naturale e nuove frontiere dell’alimentazione
Alla grande fiera del Food & Beverage, Veg Sicilia punto di riferimento per alimentazione e cucina naturale
Uno show cooking e un convegno medico su “Le nuove frontiere dell’alimentazione e della cucina vegetale” hanno caratterizzato la partecipazione di Veg Sicilia a ExpoCook, grande fiera all’insegna delle eccellenze enogastronomiche e di tutto ciò che gravita intorno all’ambito del “Food & Beverage”.
Show Cooking ExpoCook Veg Sicilia
Lo show cooking è stato tenuto dalla docente VegSicilia Alessandra Dal Zotto. Veneta d’origine ma ormai siciliana d’adozione vive a Lipari da molti anni dove ha sviluppato l amore per la cucina siciliana e le erbe spontanee. Alessandra non ama che la si definisca Chef, termine secondo lei abusato nel suo reale significato, malgrado vanti studi di tutto rispetto sulla cucina vegetale ed anni e anni di esperienza in cucina.
E’ facile inquadrarla ed amarla per la semplicità e competenza con cui intrattiene allievi e curiosi. Sul palco ha preparato “I fermentati di Sicilia” un piatto che prende spunto dall’antica pratica della fermentazione dei vegetali e dall’innovazione. Infatti è stato utilizzato un non formaggio realizzato con le mandorle , l’Albana Fresco ( di cui più avanti parleremo, ndr) di altissima qualità nutritiva.

L’obiettivo della Dal Zotto è incuriosire gli onnivori e dar lustro alla cucina tradizionale, spesso vegana di suo, rivisitandola in versione cruelty free. Insomma, preparare del cibo bello da vedere, sano e buono da mangiare. Che sia di vicina reperibilità e quanto più possibile fresco.
Le nuove frontiere dell’alimentazione e della cucina vegetale
Le nuove tendenze associano il cibo e una corretta alimentazione alla salvaguardia dell’ambiente e al prodotto di qualità. Questo il motivo conduttore del convegno che si è tenuto in uno dei padiglioni della fiera.
Al tavolo dei relatori si sono alternati la dott.ssa Bibiana Lucifora, medico specialista in chirurgia dell’apparato digerente ed esperta in gastroenterologia e alimentazione vegetale; il dott. Gaetano Baiunco, medico cardiologo, produttore di cibo biologico in Sicilia, il prof. Umberto Anastasi, Dipartimento Agricoltura, Alimentazione,Ambiente (Di3A) Università di Catania; la dott.ssa Luciana Baroni (in collegamento Skype), dirigente medico specialista in neurologia, geriatria e gerontologia che ha conseguito un master universitario internazionale in Nutrizione e Dietetica e presidente di SSNV; la dott.ssa Lucia Pennisi, presidente di Veg Sicilia che ha moderato e ha tratto le conclusioni.
Proprio la presidente di Veg Sicilia, Lucia Pennisi, ha illustrato in maniera approfondita la “mission” dell’associazione che continua a programmare incontri e percorsi formativi per diffondere i benefici dell’alimentazione vegetale, affiancando momenti di informazione scientifica, medica, etica e culinaria con esperti qualificati.
“E’ stato importante per Veg Sicilia essere presenti ad Expocook. Oggi per chi lavora nel campo della ristorazione e dell’alimentazione diventa fondamentale aggiornarsi sia da un punto di vista scientifico che culinario. Secondo il settimanale The Economist, il 2019 sarà l’anno del veganismo. La scelta 100% vegetale diventerà sempre più diffusa, infatti secondo i dati Eurispes 2019 si stima un incremento dell’1% rispetto lo scorso anno di chi ha scelto di alimentarsi in modo vegetale”.
Ancora la presidente Pennisi ha spiegato: “Cresce l’attenzione verso i temi dell’inquinamento con la conseguente richiesta di prodotti “ecologici” confezionati con materiali a basso impatto ambientale, a km “0”. Il consumatore di oggi esige maggiormente qualità e tipicità. Sempre più persone iniziano a guardare in maniera più approfondita ciò che mangiano e aumenta in modo irreversibile il trend dell’ Healthy Food. Poco zucchero, pochi carboidrati, raw food, cibi fermentati, cibi a base di canapa, alimenti di ispirazione asiatica”. Ecco le conseguenze di tali scelte.
“La richiesta di menu alternativi, che possano rispondere alle esigenze proveniente da clienti che seguono un’alimentazione a base vegetale – continua la presidente Pennisi – ha portato, alla necessità di preparare gli chef e i futuri chef ad affrontare la domanda di una popolazione che negli ultimi due anni ha visto triplicare il numero di vegani in Italia ( e ancor più nel resto del mondo).
E il nostro lavoro mira proprio a promuovere l’alimentazione e la cucina vegetale attraverso una formazione scientifica e sistematica nel mondo della ristorazione, affinché si possa offrire in modo completo e semplice un menu adatto ad ogni esigenze”.
La Dott.ssa Bibiana Lucifora ha parlato del microbiota intestinale, in particolar modo dell’importanza che riveste nel mantenimento di una buona condizione di salute. “La perdita del suo equilibrio, che è detta disbiosi intestinale – ha fra l’altro spiegato la dottoressa – infatti è stata messa in relazione con il mantenimento e con lo sviluppo di alcune malattie sia intestinali che extraintestinali”. Tra gli argomenti trattati, dunque, la relazione tra disbiosi intestinale e malattie come la sindrome del colon irritabile o del morbo di crohn. Ma anche la relazione tra disbiosi intestinale e altre patologie come depressione, obesità, diabete, schizofrenia e malattie autoimmuni.
La dott.ssa Lucifora ha concluso mettendo l’accento su un particolare, cioè “l’importanza che riveste un’ alimentazione corretta nel mantenimento di un buon microbiota intestinale: giusto privilegiare fibre, prodotti genuini, alimenti vegetali e fermentati”.

Il prof. Umberto Anastasi, partendo dalle emergenze generate dal modello agricolo industriale, figlio della rivoluzione verde (che ha comportato la perdita di biodiversità, il degrado del suolo, inquinamento diffuso da agrofarmaci e fertilizzanti di sintesi, la compromissione delle risorse idriche, ecc.), si è soffermato sui paradossi dell’attuale sistema agroalimentare. E cioè squilibrio nutrizionale per malnutrizione o eccesso di cibo, errata destinazione e spreco delle risorse alimentari.
“Bisogna ridurre o eliminare gli alimenti di origine animale – ha sottolineato il professore – puntando su una dieta a base di alimenti vegetali e bio, salubre e protettiva, che conservi al massimo l’integrità dei prodotti valorizzandone la complessità.”
Indicazione sostenuta e puntualizzata anche dal medico esperto in alimentazione vegetale e presidente della SSNV, la dott.ssa Luciana Baroni.
Il dott. Gaetano Baiunco, cardiologo, nel suo intervento ha fatto cenno alle cause di mortalità che secondo le statistiche nazionali sono per il 75% malattie cardiovascolari e tumori. “Denominatore comune che sostiene tale catastrofe è sicuramente la cattiva alimentazione . Soprattutto gli alimenti ricchi di colesterolo e quelli che contengono molteplici inquinanti, diserbanti, concimi chimici, coloranti”.
“Il colesterolo è contenuto solo negli alimenti di origine animale – ricorda il dott. Baiunco – ma non basta usare dei farmaci per abbassare il suo livello, poiché entra in causa il danno che subisce il nostro endotelio, ossia il rivestimento delle arterie la cui disfunzione favorisce le malattie cardiovascolari. Quindi l’indice di mortalità nonostante il mix di farmaci sicuramente potenti non migliora, perché non viene ridotto lo stato di infiammazione e disfunzione endotheliale. Solo l’alimentazione vegetale può migliorare tale stato di cose. Ma ancor più gli alimenti bio”.
Albana Fresco, il non formaggio spalmabile ad ExpoCook 2019
Infine, durante il convegno il Dott. baiunco ha illustrato il progetto che sta portando avanti con l’azienda Casa Mandolio, partner di Veg Sicilia. La struttura ha lanciato, dopo ampi studi specialistici,l’Albana fresco, il “non formaggio” spalmabile (o crema di mandorle) e le salse di mandorla. Che in sostanza sono l’alternativa a ketchup e maionese, considerati non a torto veleni gratuiti.
I prodotti simbolo diffondono un messaggio cruelty free nella speranza che vengano accolti e imitati da altri produttori e consumatori attenti.